Les Revenants: i morti che tornano

Grazie a Serena De Luca Bosso, per avermi invitato a collaborare con il suo blog “Mortuary Street – Culture of death”. Proporrò una serie di appuntamenti sui “morti che fanno ritorno”, in un excursus che attraverserà letteratura, antropologia e folklore popolare.

Mortuary Street

x_Les Revenants

Dagli albori dell’umanità, le piccole comunità hanno dedicato buona parte delle loro energie alla cacciata del “male” dai raccolti, dal bestiame, dagli uomini stessi. Mani si sono levate al cielo, mentre iridi si conficcavano tra le nuvole, chiamando nomi proibiti. Piume sporche di sangue hanno percosso corpi, fascine di tiglio sono state sbattute contro gli angoli di ogni abitazione del villaggio, per confinare i demoni nel loro regno. In ogni angolo del globo, non esiste popolazione che non si sia affidata a riti apotropaici, per allontanare malattie,  cattivi presagi e per propiziare l’abbondanza e la vita.
Ma cosa succede quando il “male” ritorna sotto spoglie mortali?

“Les Revenants” vuole raccontarvi proprio di questo.
Streghe, lamie,  vampiri, mummie, spiriti, zombie e tutte le creature più orrifiche delle mitologie e credenze popolari saranno raccontate in questa rubrica, con particolare attenzione all’antropologia e alla letteratura.

Che lieto vi sia lo spavento!
Macabri saluti,

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