Ho deciso, lo scorso Aprile, di inaugurare un Laboratorio di Poesia, intesa come “azione” creatrice – e quindi rivolto ai poeti delle forme linguistiche, pittoriche, musicali e performative di vario genere.
Dal primo appuntamento, la tipologia di incontro ha riscontrato l’entusiamo dei presenti, che hanno partecipato con presenza emotiva, psicologica e fisica alle quattro fasi in cui divido ogni appuntamento.
Per me era importante creare un’occasione simile perché ho notato – negli anni di giornalismo e di curiosità personale – una disumanizzazione del rapporto dell’uomo con l’arte.
Mio scopo era quindi quello di ritrovare – assieme – la gioia primigenia del creare, senza aspettative e senza giudizi, in un ambiente “aperto”, ma sicuro, protetto dalle gabbie del narcisismo, del desiderio di accettazione, della voglia di avere “tanti likes” ed affini.
L’arte, in prima istanza, è strumento dorato che ci conferisce il privilegio di leggere negli altri il Bello, il Giusto…
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